
Per questioni di diritti non posso riportare qui i dettagli del sondaggio, ma alcuni dati per sommi capi ve li posso citare e sembrano abbastanza interessanti.
Questo studio, come dicevo, ricade in un ambito un po' più vasto che cerca di verificare le ricadute dell'attuale situazione economica sul software libero, il tutto in un'ottica ancora più vasta che è quella quanto mai attuale dei cambiamenti climatici e del rilancio dell'economia che ne può derivare se di questi se ne fa una priorità.
Tornando al rapporto, che vi premetto, in quanto analisi statistica non arriva a nessuna conclusione, ma da semplicemente dei dati che esprimono tendenze, personalmente ne deduco che: a) il software libero incomincia ad essere largamente diffuso anche nelle aziende private, arrivado forse ad intaccare la leadership del software closed source (N.B. non dico "commerciale"); b) la sua adozione ha delle ricadute che vanno al di là delle iniziali aspettative e se in un primo moento la molla che ha mosso verso il software OS può essere stata quella economica, l'effetto trainante vero sono fattori come l'indipendenza dai canali canonici con cui è distribuito il software CS, maggior flessibilità, etc.
Lo studio, in realtà, voleva valutare l'ipotesi che il software OS potesse in qualche modo entrare a far parte di quel meccanismo virtuoso che da molte parti si cerca di innescare e che va sotto la definizione di Green IT. A quanto pare l'intenzione non è quella, ma forse sul lungo termine, indirettamente...
0 commenti:
Posta un commento