
La notizia mi arriva dal blog ufficiale di Google dove ne parlano con entusiasmo sottolineando soprattutto l'importanza di quest'accordo che è il primo nell'ambito del progetto Google Books che stipulano direttamente con un organismo statale, il nostro Ministero, appunto. Per loro, evidentemente, dev'essere un bel traguardo questo di poter mettere le mani su testi originale di autori del calibro di Dante, Petrarca ma anche Keplero e Galileo Galilei. E questo ce la dovrebbe dire lunga sul valore del nostro patrimonio culturale!
Sempre nell'ottica del concetto di patrimonio globale, Google - che si accollerà ogni spesa di questo progetto di digitalizzazione che durerà due anni e vedrà la realizzazione di un centro di scansione in Italia - rilascerà alle biblioteche copia digitale dei tensti scansionati così che a loro volta possano darne diffusione anche attraverso altri canali e progetti come Europeana.
Di quest'approccio, naturalemnte, sono particolarmente contento, perché, per una volta almeno, si è scongiurato il pericolo di veder sfruttato il nostro patrimonio a fronte di niente o magari anche rimettendoci soldi. Insomma, per dirla tutta, se qualche poco illuminato funzionario avesse contattato qualche altra Azienda di quelle che classicamente fanno soldi sulle spalle della Pubblica Amministrazione, dubito che ce ne saremmo usciti a gratis e con in più il lavoro bello e fatto!
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