Appunti ad una mente congestionata

25 febbraio 2010

L'Italia contro Google: l'ennesima brutta figura

Leggo e a malinquore riporto, l'ennesimo caso di malagiustizia - ormai tipico - italiano; sì, perché noi, oltre alla malasanità, ormai abbiamo anche la malagiustizia.

Trattasi del famoso caso che vedeva Google Italia coinvolta nel processo legato al primo caso italiano di bullismo diffuso via Google Video: accusati erano gli ex dirigenti della filiale italiana della grande "G".

Sono stati condannati per violazione della Legge sulla privacy. Condannati come si condannerebbe un delinquente colto con le mani nel sacco, come si condannerebbe un bancarottiere (no, questo non è più reato) assassino. Condannati per una cosa che non hanno fatto e di cui non possono avere responsabilità. E come se io, prestando la mia auto a qualcuno che poi commette un'infrazione, venissi a mia volta punito per l'infrazione stessa: ridicolo? Assurdo? Illogico? La giustizia italiana!

E così oggi Google scrive sul suo Blog ufficiale della faccenda e si stupisce dell'accaduto chiedendosene le ragioni logiche. E si preoccupa, inoltre, delle ricadute che una sentenza del genere potrebbero avere sulla netfreedom italiana, la libertà della rete, il principio stesso su cui si basa la Internet che conosciamo oggi e quella che vogliamo costruire per il nostro futuro... "ma dove ci avviamo" verrebbe da dirsi!

Vogliamo parlare delle reazioni della stampa straniera? Se avete voglia fate una ricerca su... Google, qui sarebbe come sparare sulla croce rossa.

Vorrei precisare che non sto difendendo Google a priori, ma se non si fosse capito, sto accusando la giustizia nostrana di inadeguatezza e di rendersi ridicola.
Share:

0 commenti:

Posta un commento